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Camminando nella faggeta


Se c'è una cosa che adoro fare è camminare in mezzo ai faggi della nostra montagna. Danno un senso di pace così intenso.

La luce che filtra tra le foglie degli alberi, il silenzio, il piacevole rumore del vento. Ogni tanto si sente qualche passo qua e là, a volte gli animali si fanno vedere altre no, altre ancora si percepiscono e basta.

E' una cosa che mi scarica tantissimo e mi ricarica allo stesso momento.

Del resto è proprio questa la funzione degli alberi: caricare e scaricare... caricare e scaricare.

Alcuni giorni fa, durante una camminata guidata, ha scoperto una cosa sui boschi che non sapevo: in quanto esseri viventi anche loro sono soggetti ad attacchi esterni: parassiti, malattie, eventi meccanici che possono ferirli e, a differenza di noi umani, non hanno la possibilità si spostarsi per evitare gli attacchi, loro non possono adottare il distanziamento sociale, e quindi, dovendo rimanere immobili, hanno sviluppato un'autonoma tecnica di difesa curativa: gli oli essenziali.

Grazie a queste sostanze che producono, sono capaci di disinfettarsi le ferite o sconfiggere parassiti e malattie. Sono antibiotici o antidolorifici, a seconda delle necessità e, nel momento in cui gli oli vengono prodotti, questi non vanno in circolo soltanto dentro al tronco ed alle foglie, ma si diffondono anche nell'aria circostante; ecco che quindi portano benefici a chiunque venga in contatto con il bosco.

Ma gli alberi sono anche antenne ricettrici di energia. Sono esseri viventi perennemente collegato con la terra e il cielo. Captano, ricevono e rilasciano in continuazione...

Gli alberi sanno...

A differenza di noi conoscono sempre la direzione. Non importa quanto sia inclinato il terreno in cui nascono, gli alberi trovano sempre la loro verticalità, del resto, non si è mai visto una albero crescere in obliquo.

Camminare nel bosco per me è come immergermi in mezzo a dei grandi maestri e come i più grandi maestri riescono a trasmettere silenziosamente calma e benessere ristoratori.

Ad esempio, avete mai provato ad abbracciare un albero?

Un'esperienza che a mio avviso deve essere fatta almeno una volta nella vita (ma dopo la prima volta sono certa che la ripeterete!)

Scegliete quindi un albero, uno qualsiasi, lasciate scegliere al vostro istinto, abbracciatelo con i piedi ben saldi a terra e gambe leggermente divaricate.

Mentre lo abbracciate guardate in alto, volgete lo sguardo verso la chioma, che sembra tendere all'infinito dal vostro punto di vista e lasciatevi attraversare da tutto ciò che sentite.

Provate anche solo qualche minuto e vi assicuro che la vostra giornata non sarà più la stessa.

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